mercoledì 22 dicembre 2010

Meat is Murder

Soundtrack: "Meat is Murder" The Smiths

Chissà... capirai la mia scelta, il mio modo di vivere? Ti ritrovi una mamma vegetariana Moccioso mio. Io ho scelto di non mangiare gli animali. E su tutto il resto sto lavorando con impegno e amore, sulle uova, il latte, le borse di pelle ecc.
Detesto chi mette continuamente in discussione la mia scelta. Non ho mai cercato di fare proseliti, non ho mai cercato di convincere nessuno, se posso nemmeno lo dico di essere vegetariana. Non mi interessa confrontarmi con gli altri su questo argomento, è una scelta che riguarda solo me, è una scelta etica, morale, personale. E sono stufa di sentire cose del tipo "ma quelle della carne sono proteine nobili", "ma per natura l'uomo è carnivoro", "ma è solo prosciutto". Sono stufa di dovermi confrontare con persone che sulla necessità o meno della carne nella nostra alimentazione non hanno mai nemmeno letto una riga. Sono stufa di dovermi confrontare con chi non ha la minima idea di come venga allevato un pollo, ucciso un agnello, inscatolato un tonno. Le stesse persone che poi si indignano per la mattanza dei delfini in Giappone e corrono a firmare valanghe di petizioni contro l'abbandono dei cani a ferragosto. Sono stufa ma non intendo comunque discuterne.
La mia è una scelta d'amore, non penso di valere più di una mucca e per questo di meritare che la sua morte sia indispensabile per la mia vita. Mi pongo davanti agli altri esseri viventi con umiltà e rispetto. Non voglio che per il mio  piacere, qualcuno venga ucciso.
Cercherò con tutte le forze e l passione di cui sono capace di trasmetterti questo amore. Tu mangi carne e ti piace anche un bel po'. Tuo padre mangia carne, lo fanno tutti i tuoi parenti. Non ho voluto svezzarti da vegetariano perchè la mia non è stata una scelta imposta da mia madre ma maturata con l'esperienza, in età adulta. Se dovrà essere, sarà. Ma mangi anche il tofu e stai imparando che gli insetti non vanno schiacciati sotto le scarpe, ma presi con dolcezza e messi alla porta. Stai imparando che la natura è nostra Madre e che questa terra la dovremmo lasciare il più possibile come l'abbiamo trovata. Stai imparando a essere umile non presuntuoso nei confronti del mondo, della vita.
Stai imparando?

"Le creature senza piedi hanno il mio amore, e così lo hanno quelle a due piedi e anche quelle a molti piedi. Possano tutte le creature, tutte le cose che hanno vita, tutti gli esseri di qualunque specie, non avere mai nulla che possa danneggiarli." - Buddha -

venerdì 17 dicembre 2010

E Natale sia!

Soundtrack: Merry Christmas (I Don't Wanna Fight Tonight) - The Ramones

Manca una settimana a Natale e abbiamo deciso che a partire da quest'anno il Natale vale la pena di essere festeggiato. Quale taglio dargli ancora non lo sappiamo. Noi non siamo credenti (non nella religione almeno!) e tu hai la fortuna di non essere battezzato, sei ateo. Non sei cattolico, non appartieni a nessuna chiesa, sei tabula rasa: tutto da fare, tutto da decidere. Non sai quanto sono fiera di averti dato questa opportunità. Ma il Natale c'è, è lì e ogni anno si ripresenta.

Tutto ce lo ricorda, la festa all'asilo, le vetrine dei negozi, e strade, la tv. E poi i nonni, gli amici, i tuoi amati cuginetti. In realtà nessuna di queste persone festeggia davvero il Natale per ciò che è, cioè il compleanno di Gesù Cristo. Quando io ero bambina almeno si fingeva di essere credenti e ci si presentava alla messa di mezzanotte, l'unica messa frequentata in tutto l'anno. Adesso non ci si sforza nemmeno di salvare le apparenze. Si festeggia, si comprano cose, si mangiano cose (tante), tutto luccica ed è effettivamente una bella festa.
Ne faremo parte, a modo nostro. E ti parlerò di Gesù Cristo perché, che sia esistito o no, era portatore dd principi e valori su cui io e il tuo papà abbiamo comunque basato la nostra vita. A casa già c'è un bell'albero di Natale (che tu ignori cortesemente) e la mattina del 25 ci troverai un dei regali. Spero non troppi, qualcuno sì, ma non troppi. Se i amici e parenti te ne porteranno troppi, ne metteremo da parte e te li faremo trovare nel corso dell'anno, perché sei stato gentile con qualcuno, perché hai aiutato papà a caricare la lavatrice, perché hai fatto tante coccole al nostro gatto anziché tirargli la coda. Ma non tutti, troppi, tutti insieme. Vorrei che capissi che avere non significa essere, che avere poco può comunque dire essere felici. Che un'altra cosa che invece rende felici è dare.

Dal prossimo anno vorrei (ora sei troppo piccolo) che io e te facessimo insieme un regalo al tuo papà, fatto da noi, con le nostre mani. Ci proveremo.
Ma al di là dei doni, spero che d'ora in avanti il Natale possa essere un'occasione per riflettere su quanto siamo fortunati. E su che gran differenza abbia fatto per te nascere qui, e ora. Lo so, suona retorico ma è davvero quello che sento. Magari lo faremo riguardando insieme la foto di quella bambina cambogiana che io e la tua nonna qualche anno fa abbiamo deciso di sostenere, rinunciando per sempre a farci un regalo a Natale.    

"Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mamma mi portò a vederlo ai grandi magazzini e lui mi chiese l'autografo." - Shirley Temple

giovedì 16 dicembre 2010

Giusto e felice...

Questo non è nient'altro che un diario, che indicativamente vorrei che tu leggessi verso i 18 anni, quando dovrai decidere cosa essere davvero. Quando dovrai decidere che strada prendere.Ci sono così tante cose che vorrei che tu sapessi di me. Vorrei che sapessi cosa mi piace, cosa non mi piace, come sono e come non sono. Vorrei che tu mi conoscessi per ciò che vorrei essere e per ciò che in realtà, contro la mia volontà, sono: le due cose non coincidono sempre. Vorrei che conoscessi il mio mondo, quello di fuori e quello di dentro, le persone che lo abitano, il tuo papà, i profumi, le note, le parole.
Ci sono cose che spero per te, cose che vorrei non conoscessi mai, cose che ti vorrei evitare.
Ci sono valori che vorrei fossero tuoi. Ci sono cose in cui vorrei tu credessi, con tutte le tue forze.
Penso che un giorno sarai un uomo e voglio che quel giorno tu possa trovare delle tracce della donna che sono io oggi.
Ti accorgerai che la tua mamma è molto più brava a scrivere che a parlare.
Ti accorgerai che non sono una bella persona.
Spero che tu possa scoprire che questo mondo in fondo è un posto incredibile in cui vivere.
Spero che un giorno il piccolo bambino moccioso che sei oggi, diventi un uomo giusto e felice.